Passaggi generazionali, cambiamento, digitalizzazione, crisi finanziaria, crisi energetica, tensioni geo-politiche, mondo VUCA e BANI, quiet quitting, great resignation… Tutte parole che sono entrate nel vocabolario quotidiano, anche degli studi professionali e delle piccole imprese. Quanti stanno vivendo sulla loro pelle e nel proprio studio le conseguenze di questi fenomeni? Per quanti queste situazioni si stanno trasformando in veri e propri momenti di stallo e di crisi?
Oggi vogliamo parlarvi di come il coaching possa aiutare a superare un momento di crisi, ad affrontare il cambiamento con successo e ad andare oltre.
Accettare il cambiamento
Ognuno di noi nel suo piccolo ha vissuto o sta vivendo una situazione più o meno inaspettata di cambiamento. Una situazione che ha stravolto la propria routine sia personale che lavorativa. Quando questo accade, spesso non sappiamo cosa aspettarci. Le nostre sicurezze crollano, non abbiamo più punti di riferimento certi. Le cose a cui eravamo abituati – e che forse davamo per scontate – non ci sono più. Ma è proprio in questi momenti che diventa fondamentale accettare ciò che si sta vivendo. Affrontare l’incerto ed il cambiamento mantenendo la rotta ed il focus sui nostri obiettivi ed investire su di noi e sulle nostre persone. Per superare questi momenti di cambiamento, trasformandoli in un’opportunità di crescita personale e professionale, un percorso di coaching è l’ideale perché aiuta a far emergere la qualità della resilienza ovvero la capacità che ogni individuo o organizzazione ha di far fronte ad una situazione nuova o stressante riorganizzandosi in modo differente.
Un percorso di coaching crea consapevolezza. Sui comportamenti, sulle convinzioni, sulle emozioni, sui valori, sul “perché” di ognuno di noi e consente di trasformare il mindset negativo, costruendo una visione di fiducia e sicurezza verso il nostro futuro e quello del nostro business.
Grazie al coaching possiamo ripensarci, rinnovarci e riconnetterci con noi stessi, con il nostro studio e con i nostri collaboratori.
Il coaching come motore di rinnovamento
Ripensarci. Stare nel presente. Pensare, guardarci e percepirci in modo più consapevole. Capire le nostre modalità di funzionamento, il nostro modo di fare le cose ed affrontare le situazioni e l’imprevedibile. Riconoscere i pensieri negativi che abbiamo. Accogliere e accettare la paura, l’ansia e la preoccupazione che potremmo sperimentare, capire come le nostre stesse azioni hanno impatto sulla nostra vita personale e professionale, sia nell’immediato che nel prossimo futuro. Non solo su di noi come persone e professionisti ma anche sulle persone che si ci circondano.
Rinnovarci. Andare oltre, mettere in discussione le vecchie abitudini, gli automatismi, ripensarli e adattarli al nuovo. Capire dove i nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre azioni possono portarci, comprendere come canalizzare le energie, capire come ogni specifica situazione, anche di crisi, possa creare valore per me e per la mia realtà o quali competenze occorre sviluppare per il futuro, per raggiungere gli obiettivi. Il tutto con la sicurezza di avere a bordo i propri collaboratori.
Riconnetterci. Conoscere i nostri processi cognitivi che ci consentono di attivare connessioni e prendere decisioni immediate. Connettersi con la parte più forte, positiva e costruttiva di noi stessi, usarla per entrare in contatto con gli altri, per attrarre i nostri clienti e mantenere legami significativi, nutrire le relazioni con i propri collaboratori, condividere e creare rapporti indissolubili.
Il coaching per ridisegnare noi stessi
Il coaching aiuta a ridisegnare noi stessi e il nostro progetto di business e di vita professionale. Consente di creare nuove opportunità. Nuovi stimoli su temi chiave che aiutino a rispondere in modo strategico all’impatto che questi eventi hanno su di noi e sull’intero sistema nel quale siamo immersi. Ci aiuta a sviluppare resilienza, consapevolezza, flessibilità, focalizzazione. Ovvero quelle capacità che siamo chiamati a potenziare per affrontare in modo positivo ciò che accade, per riorganizzare la nostra realtà dinanzi alle difficoltà, per mantenere viva una prospettiva di fiducia e speranza nel presente e nel futuro.