In questo terzo appuntamento della rubrica “Consulenza, digitalizzazione e servizi” in collaborazione con l’Accademia dei Commercialisti, voglio parlarvi della costruzione di un Budget di tesoreria. Successivamente vi spiegherò le differenze tra le due metodologie per calcolarlo: quella indiretta e quella diretta.
È necessario in quest’ottica fare una premessa spiegando nel concreto che cos’è un Budget di tesoreria, e cioè una stima dei flussi finanziari in entrata e in uscita di un periodo futuro. Questa illustra come si evolverà il saldo di cassa presente ad oggi. Dunque, in sostanza, è un rendiconto finanziario prospettico.
Esistono due tipi di rendiconti finanziari: quello consuntivo e quello prospettico.
Per quanto riguarda il rendiconto finanziario consuntivo, questi è redatto con un metodo indiretto. Si parte dall’utile dell’esercizio e da lì si ricostruiscono i flussi finanziari, dividendoli fra le diverse tipologie di flusso e aggiungendo o togliendo talvolta determinate voci.
Nel rendiconto finanziario prospettico, detto appunto anche Budget di tesoreria, si costruisce con metodo diretto. Si sommano cioè direttamente tutte le entrate e si sottraggono tutte le uscite, dividendole poi sempre per categorie.
Tuttavia, il metodo indiretto è un po’ complesso e di difficile interpretazione per chi fa impresa. Proprio per questo la figura del Commercialista deve aiutare l’imprenditore a capire, tramite in un percorso di formazione, che è meglio non utilizzare questa tipologia di metodo.
Il metodo diretto è più chiaro perché permette alle banche di capire chi è in grado di produrre flussi di cassa, ma soprattutto da dove escono i flussi stessi. Il metodo diretto è poi generalmente più chiaro e permette agli investitori di avere un’idea più chiara sulle intenzioni dell’azienda. È dunque consigliabile, per il Commercialista che si voglia approcciare al mondo della consulenza, l’utilizzo del metodo diretto che risulta appunto più comprensibile.
Qual è quindi la reale differenza tra questi due metodi?
La differenza sarà sostanzialmente riscontrabile nel calcolo dei flussi dell’attività operativa. Con il metodo diretto si indicano gli incassi e i pagamenti legati alla gestione operativa; con il metodo indiretto si parte dall’utile di esercizio.
L’impressione è che questo metodo di costruzione del Budget di tesoreria sia stato, nel tempo, sottovalutato. Il Commercialista in questo senso, o almeno quello già evoluto e predisposto al mondo della consulenza, dovrebbe spostare il suo focus su questa tematica. Le imprese spesso sono impreparate o semplicemente mal disposte ad investire in metodi che, a loro modo di pensare, richiedono investimenti di tempo, denaro e risorse.
Occorre quindi accogliere l’impreparazione, cercando di creare cultura e sensibilità intorno al tema, così da aiutare le aziende a ragionare in maniera diversa.