Quando qualche mese fa sono stato contattato da Fausto Turco, presidente dell’Accademia dei Commercialisti, ho capito fin da subito le potenzialità della sua iniziativa e della sua organizzazione. Quel che ho percepito fin dal primo colloquio, dalle parole di Fausto e da quelle dei suoi collaboratori, è stato un profondo spirito innovatore. Una profonda voglia di cambiamento.
Cambiamento che, per quanto mi riguarda, è stato il mantra dei miei ultimi tre anni. Nel 2019, dopo 5 anni in uno Studio, ho deciso infatti di fare un passo che, ad oggi, potrebbe essere definito “da pazzi”. Ho lasciato lo Studio nel quale lavoravo e nel quale ho imparato moltissime cose, mettendomi in proprio per provare, fin da subito, a fare qualcosa di diverso. Ad innovare la mia professione.
“Stay hungry stay foolish” per dirla alla Steve Jobs: anche se in realtà c’è voluta molta più fame che follia, dato che dopo appena tre mesi di attività l’Italia e il mondo si sono ritrovati alla porta un amico non proprio piacevole: il Covid19.
Ecco, forse è da lì che, al contrario di quanto si possa pensare, i miei stimoli si sono ulteriormente rafforzati. È da lì che sono entrato in competizione con gli imprevisti per arrivare definitivamente in fondo alla mia sfida con il pugno alzato del vincente. Anche se in realtà, quando si parla di innovazione, non si vince mai per davvero. Perché le vittorie sono multiple e arrivano ogni qualvolta si presenti qualcosa di nuovo al cancello. Ma di questo aspetto, quello del “Trionfo”, parleremo più avanti.
Il primo passo verso il mio traguardo è stato, per certi aspetti, innovativo: ho scritto un libro. Logicamente l’innovazione non sta nel libro, strumento che esiste da molto prima di Federico Pampana, bensì nell’utilizzare il libro come mezzo per proporre le mie idee, il mio modo di lavorare, il mio metodo.
Metodo VICS
“Azienda ideale” (Bruno Editore) è uscito il 30 novembre 2020 e dunque nel pieno di quella che, al tempo, veniva definita “Seconda ondata”. Il manoscritto, entrato in poco tempo nei bestseller di Amazon, ha come tema centrale quello del lancio o del rilancio delle aziende tramite il metodo VICS (Valutare, Ideare, Concretizzare, Sviluppare), da me ideato.
Dunque, qual è stato lo scopo principale di questi primi due passi? Cercare di portare al di fuori della mia mente le mie idee, proponendole agli altri: ai potenziali clienti e a quelli già assodati. Prendendo in esame il mio lavoro con metodi di ragionamento classici, uscirebbero fuori pochi parallelismi tra questi progetti e la professione del Commercialista: non è così. Perché l’obiettivo posto dall’inizio, pur con diverse integrazioni, è rimasto lo stesso: innovare e cambiare. La professione e il ruolo del commercialista.
Insomma, cercare di rimuovere la percezione del “Commercialista come un problema” sostituendola con quella del “Commercialista come un Professionista che risolve i problemi”. Per questo diventa importante, arrivati a questo punto, affiancare alla definizione di Commercialista quella di Consulente, vero punto di svolta in questo processo di cambiamento.
Tutto ciò, tuttavia, non è possibile senza organizzare il proprio studio e le proprie risorse: umane e tecnologiche. Al centro di questa organizzazione è importante iniziare a delegare e per delegare è necessario tenere conto di due aspetti fondamentali: avere le persone giuste e avere gli strumenti giusti.
Non solo bilanci ed F24
In Studio, ad oggi, siamo 7 collaboratori interni, 11 se contiamo anche quelli esterni. Questo ci permette, grazie a tutti gli strumenti messi in campo, di poter dividere il lavoro e di poter offrire, secondo le capacità e le competenze di ognuno, i migliori servizi ai nostri clienti. I nostri tre pilastri fondamentali sono riconoscibili in tre termini: apertura, organizzazione e fiducia.
A queste nozioni ne va aggiunta una fondamentale, spesso vero e proprio tallone d’Achille dei Commercialisti: bisogna comunicare. Bisogna saper comunicare. Un Professionista può avere i migliori servizi al mondo e le più alte capacità umane ed operative ma se tutto ciò non viene comunicato, rimarrà sempre e solo un vezzo personale.
Ad oggi, dopo aver superato con impegno e le prime sfide che mi si sono poste di fronte, innovando e cercando di portare sguardi e strumenti nuovi in questo sistema, posso dire che un primo trionfo si è già palesato: non economico ma bensì personale (anche se logicamente legato alla Professione), e cioè la soddisfazione, data dalla mansione di consulente, di tornare a casa la sera sapendo di aver risolto i problemi dei miei clienti, delle mie persone.
Ho parlato di tutto questo e di molto altro nella Live LinkedIN con Fausto Turco del 20 gennaio 2023. La registrazione dell’evento è disponibile qui.